Fatti Chiave
- Il “Mostro” Made in Poland: La Polonia ha presentato un sistema anti-drone all’avanguardia soprannominato “Mostro”, sviluppato dall’industria locale poland-24.com armadainternational.com. Questo sistema basato su torretta utilizza una mitragliatrice Gatling a quattro canne da 12,7 mm integrata con sensori per tracciare e abbattere automaticamente i droni fino a 2 km di distanza, offrendo una soluzione “hard-kill” a basso costo contro piccoli UAV armadainternational.com armadainternational.com. Riflette la spinta della Polonia a rafforzare il fianco orientale della NATO con tecnologia indigena.
- Difese Stratificate in Tutta Europa: Le nazioni europee stanno schierando sistemi anti-drone multilivello che combinano rilevamento radar, disturbo a radiofrequenza (RF), laser e persino tattiche drone-contro-drone. Ad esempio, il sistema tedesco ASUL integra radar attivi e passivi, sensori elettro-ottici e jammer per rilevare e neutralizzare i droni in tempo reale hensoldt.net hensoldt.net, mentre la Francia ha testato armi laser ad alta energia come HELMA-P (efficace fino a ~1 km) per proteggere le Olimpiadi di Parigi 2024 unmannedairspace.info unmannedairspace.info.
- Tecnologia straniera e joint venture: I paesi dell’UE acquisiscono tecnologie anti-UAS sia a livello nazionale che all’estero. La Germania ha collaborato con l’azienda svizzera Securiton per acquisire apparecchiature anti-drone avanzate (probabilmente incluso il sistema di presa di controllo RF EnforceAir di Israele) per proteggere siti militari dronexl.co dronexl.co. L’Italia ha acquistato sistemi di cannoni da 35 mm Skynex dalla tedesca Rheinmetall per contrastare droni e missili, diventando il primo membro della NATO ad adottare questa difesa aerea basata su cannone per la protezione ravvicinata dai droni dronesworldmag.com dronesworldmag.com. I giganti europei della difesa come MBDA e Thales stanno inoltre proponendo soluzioni (ad es. sistema Sky Warden, arma a microonde E-Trap) in collaborazione con startup locali unmannedairspace.info breakingdefense.com.
- Applicazioni per la sicurezza civile: Oltre al campo di battaglia, la tecnologia anti-drone è ora fondamentale per la sicurezza civile – proteggendo aeroporti, confini ed eventi pubblici. Protezione degli aeroporti: Dopo che incursioni di droni hanno bloccato i voli all’aeroporto di Francoforte in 10 giorni distinti nel 2023 flightglobal.com, gli aeroporti di tutta l’UE hanno installato reti di rilevamento droni (sensori RF, telecamere) e protocolli di risposta d’emergenza. Sicurezza degli eventi: La Francia ha schierato dozzine di jammer portatili e squadre di rilevamento per le Olimpiadi 2024, rilevando 355 droni non autorizzati (per lo più hobbisti inconsapevoli) e consentendo 81 arresti durante i Giochi breakingdefense.com. Le forze di sicurezza italiane hanno utilizzato jammer portatili “drone gun” per proteggere 250.000 partecipanti (e VIP) ai funerali di Papa Francesco nel 2025 cuashub.com cuashub.com, con squadre dell’Aeronautica pronte all’uso di radar, tracciatori elettro-ottici e fucili a impulso elettromagnetico per abbattere qualsiasi drone intruso cuashub.com cuashub.com.
- Investimenti in crescita (2022–2025): I bilanci della difesa europei hanno aumentato la spesa per il contrasto ai sistemi UAS. La Polonia – il principale paese NATO per spesa in difesa rispetto al PIL – ha integrato iniziative anti-drone nei suoi 186,6 miliardi di PLN per l’ammodernamento della difesa, includendo nuove batterie Patriot e progetti locali C-UAS euronews.com euronews.com. La Germania ha ordinato 19 veicoli mobili antidrone Rheinmetall Skyranger nel 2024 (a circa 36 milioni di dollari ciascuno) per proteggere le sue brigate forbes.com. Il piano militare francese 2024–30 destina 5 miliardi di euro alla difesa aerea terrestre, inclusi i sistemi C-UAS breakingdefense.com, e l’Italia nel 2025 ha firmato un accordo da 73 milioni di euro per un sistema pilota Skynex (con opzioni fino a 280 milioni di euro per altri tre) dronesworldmag.com dronesworldmag.com. La Commissione Europea, nel frattempo, ha lanciato una strategia UE contro i droni nell’ottobre 2023 per armonizzare le leggi, finanziare R&S e coordinare gli acquisti tra gli stati membri debuglies.com home-affairs.ec.europa.eu.
- Incidenti notevoli che spingono all’azione: La guerra della Russia in Ucraina è più volte sconfinata nello spazio aereo dell’UE con droni, spingendo a contromisure urgenti. Nel settembre 2025, 19 droni armati hanno violato lo spazio aereo polacco; i jet polacchi e della NATO ne hanno abbattuti quattro euronews.com euronews.com, spingendo la Polonia ad attivare consultazioni NATO e a chiedere assistenza ucraina per l’addestramento al combattimento contro i droni euronews.com euronews.com. In precedenza, piccole incursioni di droni avevano causato la chiusura di aeroporti (ad es. Varsavia, Riga) e persino misteriosi voli di droni sopra centrali nucleari francesi. Tali incidenti sottolineano la minaccia dei droni sia per la sicurezza nazionale che per la sicurezza pubblica, accelerando la diffusione in Europa di sistemi anti-drone.
Introduzione: Le nuove battaglie nei cieli – Perché i sistemi anti-drone sono importanti
I veicoli aerei senza pilota – dai piccoli quadricotteri ai droni armati – sono esplosi sulla scena negli ultimi anni, portando nuovi pericoli sia sui campi di battaglia che nei cieli delle città. L’Europa ha assistito a tutto, dai droni amatoriali che interrompono i principali aeroporti ai droni armati che minacciano i confini e le infrastrutture critiche. Questo ha catalizzato una rapida “rivoluzione della difesa dai droni”: i governi stanno investendo massicciamente in tecnologie per rilevare e disabilitare i droni ostili prima che possano spiare, contrabbandare o colpire.
La Polonia e i suoi partner dell’UE sono in prima linea in questo sforzo, assemblando arsenali anti-drone a strati che sarebbero sembrati fantascienza appena un decennio fa. Questi vanno da reti di rilevamento basate su radar e intelligenza artificiale a fucili jammer, droni intercettori, lanciatori di reti, laser ad alta potenza e persino “fucili” e cannoni anti-drone. Autorità militari e civili stanno impiegando tali strumenti – proteggendo tutto, dalle basi militari e i confini ad aeroporti, centrali elettriche e stadi. L’obiettivo è livellare il campo di gioco contro una minaccia in cui un drone commerciale da 1.000 dollari può minacciare un jet da combattimento da 3 milioni di dollari o bloccare un aeroporto unmannedairspace.info unmannedairspace.info.
In questo rapporto, confrontiamo l’intero spettro dei sistemi anti-drone attualmente in uso o in fase di sviluppo in Polonia e nei principali paesi dell’UE. Vedremo come ogni paese sta rafforzando le proprie difese, sia con innovazioni locali che con tecnologie importate, e per quali scopi. Esamineremo anche quanto siano stati efficaci questi sistemi, i quadri giuridici che si stanno sviluppando attorno ad essi e alcune applicazioni reali – dagli scontri in tempo di guerra a eventi di alto profilo come le Olimpiadi. È in corso una corsa tra i droni e le contromisure progettate per fermarli. Come ha detto un generale francese: “La vita di impunità dei piccoli droni semplici… è un’istantanea nel tempo. Lo scudo crescerà.” unmannedairspace.info
Tipi di sistemi anti-drone: strumenti del mestiere
Prima di analizzare paese per paese, è importante comprendere le varietà di sistemi anti-drone utilizzate in Europa. Le moderne soluzioni C-UAS (“counter–unmanned aerial system”) tipicamente combinano metodi di rilevamento e di neutralizzazione:
- Reti radar e di sensori: Quasi ogni sistema anti-drone inizia con la rilevazione. Radar specializzati (spesso di tipo AESA 3D) possono individuare piccoli droni a distanze sorprendentemente lunghe (20–50 km per i radar militari più grandi) unmannedairspace.info unmannedairspace.info. Ad esempio, la tedesca Hensoldt produce radar Spexer per la rilevazione di droni (inclusa una versione navale con portata fino a 250 km) unmannedairspace.info. Sensori RF passivi come il sistema Cerbair HYDRA francese “annusano” le onde radio alla ricerca di segnali di controllo dei droni e possono persino localizzare il pilota, tutto senza emettere alcun segnale navalnews.com navalnews.com. Telecamere elettro-ottiche e termocamere poi si concentrano per confermare l’identità del drone. Alcuni sistemi (come l’ADRIAN italiana o l’AUDS spagnola) utilizzano persino sensori acustici, ascoltando il ronzio dei rotori dei droni army-technology.com.
- Jamming RF e Takeover: Per neutralizzare un drone fuori controllo, un metodo comune è quello di colpirlo con interferenze a radiofrequenza. Fucili jammer – come il fucile NEROD F5 di fabbricazione francese o il jammer SkyCtrl polacco – emettono potenti impulsi elettromagnetici sulle frequenze di controllo/GPS del drone, interrompendo il collegamento con il suo pilota theaviationist.com theaviationist.com. Il drone viene solitamente costretto a entrare in modalità fail-safe, atterrando o tornando al punto di partenza, come descritto dalle unità C-UAS dell’Aeronautica Militare Italiana theaviationist.com theaviationist.com. Alcuni sistemi avanzati (ad es. EnforceAir di D-Fend) vanno oltre: hackerano il drone tramite il suo collegamento RF e lo prendono in consegna – una “soft kill” che fa atterrare l’intruso in sicurezza sotto il controllo del difensore dronexl.co dronexl.co. Questi metodi sono popolari in scenari civili (eventi affollati, aeroporti) poiché evitano proiettili vaganti. Tuttavia, la loro portata effettiva è tipicamente di alcune centinaia di metri fino a un paio di chilometri, e alcuni droni utilizzano l’autonomia o il frequency-hopping per resistere al jamming unmannedairspace.info unmannedairspace.info.
- Sistemi cinetici “Hard Kill”: Quando un drone pericoloso deve essere distrutto completamente, entrano in gioco opzioni più cinetiche. Si possono utilizzare le tradizionali armi di difesa aerea e missili – la Polonia ha persino integrato batterie SAM americane Patriot in un’unità incaricata di contrastare “missili da crociera, droni e velivoli pilotati” euronews.com euronews.com. Ma lanciare un missile Patriot da 3 milioni di dollari contro un drone da 500 dollari è uno scenario da “sparare a una mosca con un cannone”, come notano i critici euronews.com. Invece, l’Europa sta schierando sistemi d’arma più economici: Germania e Italia stanno acquistando i veicoli Skyranger e Skynex della Rheinmetall – questi montano cannoni automatici da 30–35 mm (oltre 1.000 colpi/min) che sparano proiettili intelligenti a scoppio programmato in grado di distruggere droni fino a 3–4 km en.wikipedia.org en.wikipedia.org. Anche il già citato Gatling “Monster” da 12,7 mm della Polonia rientra in questa categoria, sacrificando un po’ di gittata per un costo per colpo molto più basso dronesworldmag.com dronesworldmag.com. Anche l’artiglieria standard viene riadattata: la Francia ha scoperto che i cannoni navali da 76 mm possono sparare munizioni speciali per abbattere sciami di droni dal cielo breakingdefense.com breakingdefense.com.
- Armi ad energia diretta: Anche le armi ad energia diretta ad alta tecnologia stanno entrando nel C-UAS. I laser ad alta potenza possono bruciare silenziosamente la struttura o gli ottici di un drone; l’azienda francese Cilas ha testato un laser chiamato HELMA-P (High-Energy Laser for Multiple Applications – Power) che può “rilevare, tracciare e neutralizzare droni fino a 1 km di distanza” unmannedairspace.info. I laser offrono un ingaggio letteralmente alla velocità della luce e un “caricatore infinito” (limitato solo dall’alimentazione), ma possono essere influenzati dal meteo e richiedono tipicamente di mantenere il bersaglio sotto mira per uno o due secondi. Un altro approccio sono i fasci a microonde ad alta potenza (HPM). Nel 2024, Thales ha presentato E-Trap, un emettitore a microonde a 360° che in una frazione di secondo emette un potente impulso per friggere l’elettronica dei droni entro un breve raggio breakingdefense.com breakingdefense.com. Questo è stato dispiegato in modo discreto intorno alle sedi olimpiche di Parigi per neutralizzare istantaneamente qualsiasi mini-drone minaccioso (essenzialmente una pistola EMP) breakingdefense.com. I dispositivi HPM possono neutralizzare sciami simultaneamente, anche se tendono ad essere ingombranti e ad alto consumo energetico.
- Reti, uccelli e droni intercettori: In spazi ristretti o ambienti sensibili, la cattura fisica è un’altra tattica. Le forze di polizia in diversi paesi hanno utilizzato lanciarreti (ad esempio il SkyWall portatile) per sparare una rete che intrappola i rotori di un drone. Il drone catturato può poi essere fatto atterrare con danni collaterali minimi. I Paesi Bassi hanno persino addestrato aquile per afferrare piccoli droni in volo qualche anno fa – un programma che ha dimostrato successo ma è stato poi sospeso a causa del comportamento imprevedibile delle aquile. Più promettenti sono i droni intercettori: piccoli UAV agili che inseguono e collidono con il drone ostile o gli sparano una rete a mezz’aria. L’Università Bundeswehr della Germania sta sviluppando un drone intercettore nell’ambito del Progetto FALKE dronexl.co, e la startup francese Hologarde offre un drone ariete autonomo come parte delle sue soluzioni. Queste difese “drone-contro-drone” possono essere molto efficaci contro bersagli lenti e a bassa quota, anche se richiedono autonomia sofisticata e sono vulnerabili al meteo e agli sciami di droni.
Polonia: Fortezza del Cielo – Difese a Strati sulla Frontiera della NATO
La Polonia è emersa come leader nell’implementazione di sistemi anti-drone, spinta dalla sua vicinanza alla guerra Russia-Ucraina e dalla determinazione a modernizzare le proprie forze armate. Nel 2022, pochi mesi dopo che droni e missili avevano iniziato a terrorizzare l’Ucraina, la Polonia ha approvato una Legge sulla Difesa Nazionale che ha iniettato enormi fondi (4,48% del PIL nel 2023, il valore più alto d’Europa) per l’aggiornamento del proprio arsenale euronews.com euronews.com. Questo ha incluso investimenti significativi nella difesa aerea e nelle capacità C-UAS. Come ha dichiarato il Primo Ministro Donald Tusk dopo che droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco nel settembre 2025, le difese anti-drone della Polonia si erano “preparate a una tale minaccia per anni.”
Difesa aerea multistrato: La Polonia sta costruendo uno scudo di difesa aerea e missilistica stratificato che funge anche da protezione anti-drone. Al livello più alto, la Polonia ha acquisito batterie Patriot PAC-3 dagli Stati Uniti (parte del programma WISŁA) per contrastare missili da crociera e droni di grandi dimensioni euronews.com euronews.com. Questi Patriot, abbinati ai nuovi radar statunitensi LTAMDS a 360°, costituiscono il livello superiore progettato per intercettare qualsiasi cosa, dai missili balistici agli UAV – anche se lanciare un missile Patriot contro un mini-drone è considerato una soluzione estrema. Per le distanze più ravvicinate, la Polonia sta schierando i SAM a medio raggio Narew (oltre 40 km) e i MANPADS Piorun (missili a guida infrarossa efficaci fino a circa 6 km) che possono anche ingaggiare droni euronews.com. Questo rispecchia la dottrina NATO della difesa aerea e missilistica integrata a strati, che ora include esplicitamente i “droni non cooperativi” come bersagli.
Sistemi “Hard-Kill” indigeni: Non contenta di affidarsi esclusivamente alle importazioni, l’industria polacca ha sviluppato proprie armi anti-drone. Un esempio di spicco è il Sistema Gatling Gun da 12,7 mm su torretta (nome ufficiale: System Zwalczania Dronów, ovvero “Sistema di Contromisure contro i Droni”), che le Officine Meccaniche di Tarnów hanno co-sviluppato con l’Università Militare di Tecnologia armadainternational.com armadainternational.com. Soprannominato “Monster” dai media polacchi armadainternational.com, questo sistema è stato presentato pubblicamente alla fiera della difesa MSPO 2024. Il Monster è composto da una mitragliatrice a quattro canne calibro .50 su supporto telecomandato, collegata a un’ottica diurna/notturna ad alta risoluzione e a un telemetro laser armadainternational.com. Può persino collegarsi a un radar di ricerca separato con portata di 15 km per l’allerta precoce armadainternational.com. Nei test, il Monster ha dimostrato di poter tracciare e colpire autonomamente i droni – una volta che l’operatore dà il permesso, la mira AI gestisce il resto, sparando fino a 200 colpi al minuto di fuoco pesante fino alla distruzione del drone armadainternational.com armadainternational.com. Con una gittata efficace di circa 2 km, munizioni economiche e la possibilità di essere montato su veicoli o trainato, offre alla Polonia un’opzione “hard kill” economica contro sciami o piccoli UAV che sfuggono ai missili ad alta quota armadainternational.com armadainternational.com. All’inizio del 2025, funzionari polacchi hanno indicato che il Monster era in preparazione per la produzione a causa dell’elevato interesse armadainternational.com armadainternational.com.
Un’altra azienda polacca, Advanced Protection Systems (APS), si è concentrata sulla rilevazione intelligente. Il loro sistema SKYctrl utilizza sensori basati su IA per distinguere automaticamente i droni dagli uccelli, riducendo al minimo i falsi allarmi – una caratteristica fondamentale quando stormi di uccelli potrebbero altrimenti attivare gli allarmi euronews.com. I sistemi di APS (e altri simili della Hertz New Technologies di Varsavia) sono stati testati intorno ad aeroporti e centrali elettriche polacche, collegandosi a centri di comando che attivano il disturbo elettronico o i tiratori quando viene confermata una reale minaccia di drone euronews.com.
Guerra elettronica e disturbatori: Anche le forze armate e i servizi di sicurezza polacchi impiegano una serie di contromisure elettroniche. Sebbene i dettagli siano riservati, i rapporti indicano che la Polonia ha acquistato set di disturbatori RF portatili – simili al DroneDefender statunitense o all’australiano DroneGun – per equipaggiare la polizia e le guardie di frontiera. Infatti, durante le incursioni di droni russi del 2025, le forze polacche non sono ricorse immediatamente all’uso delle armi da fuoco; inizialmente si sono affidate alla rilevazione e alla guerra elettronica per monitorare e tentare di deviare i droni debuglies.com debuglies.com. I funzionari polacchi hanno osservato che gli intrusi sono stati “registrati, monitorati e gestiti dalle unità nazionali senza necessità di azione cinetica” in un episodio debuglies.com, il che implica che potrebbero essere state utilizzate tattiche di disturbo o geofencing per allontanare i droni (anche se alla fine alcuni sono stati abbattuti da caccia della NATO in un secondo episodio quando la minaccia è aumentata euronews.com euronews.com).
Sul versante civile, la Polonia ha imposto no-fly zone e geofencing intorno ai siti sensibili. Secondo le norme UE adottate tramite l’autorità per l’aviazione polacca (ULC), tutti i droni devono rispettare le zone geografiche UAS pubblicate; nel 2025 la Polonia ha reso obbligatorio un database nazionale delle aree ristrette (vicino a confini, aeroporti, basi militari) che i sistemi di navigazione dei droni eviteranno automaticamente debuglies.com debuglies.com. Questo approccio di recinzione digitale non ferma un drone malevolo progettato per ignorarla, ma aiuta a limitare gli hobbisti inconsapevoli. E per chi viola lo spazio aereo, la legge sulla difesa polacca del 2022 autorizza esplicitamente i militari a neutralizzare gli intrusi aerei secondo necessità debuglies.com debuglies.com – fornendo una chiara base legale per abbattere o disturbare i droni minacciosi.Uso nel mondo reale: La posizione decisa della Polonia non è teorica. Ha fatto decollare jet ed elicotteri per intercettare droni sconosciuti in diverse occasioni tra il 2023 e il 2025, durante la guerra al confine debuglies.com debuglies.com. In particolare, quando un probabile drone russo camuffato si è schiantato nella Polonia orientale nell’agosto 2025, le squadre e i procuratori polacchi lo hanno trattato come una seria provocazione, sottolineando che era sfuggito ai radar fino all’impatto debuglies.com debuglies.com. L’incidente ha messo in luce lacune nella rilevazione a bassa quota, portando a rapidi miglioramenti nei sensori al confine debuglies.com debuglies.com. A settembre 2025, quando 19 droni si sono diretti in sciame verso la Polonia, la risposta del paese – AWACS della NATO in sorvolo, caccia pronti al decollo, difesa aerea in massima allerta – ha mostrato quanto fosse cresciuta la prontezza anti-drone cuashub.com euronews.com. La Polonia ha persino invocato le consultazioni dell’Articolo 4 della NATO dopo quell’evento euronews.com, sottolineando che un’incursione di droni è considerata un atto di aggressione. Successivamente, l’Ucraina, temprata dal combattimento con i droni, ha inviato specialisti per addestrare le squadre polacche a individuare e abbattere i droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana usati dalla Russia euronews.com euronews.com.
Dal campo di battaglia all’aeroporto, la Polonia sta integrando i suoi strumenti anti-drone. Aeroporti come Varsavia Chopin hanno installato sistemi di rilevamento droni dopo che avvistamenti di droni non autorizzati hanno causato sospensioni temporanee dei voli negli ultimi anni. La polizia polacca non ha esitato a disturbare o disabilitare fisicamente i droni che volavano illegalmente sopra raduni pubblici (ad esempio, durante eventi ad alta sicurezza come visite di stato o le finali EURO 2023 di calcio ospitate in Polonia). In breve, la Polonia ha trattato la minaccia dei droni come urgente e reale, combinando la tecnologia più recente con nuove leggi, coordinamento NATO e ingegnosità locale come il sistema Monster.
Germania: Scudi high-tech e potenza industriale
La Germania, gigante economico d’Europa, ha adottato un approccio completo al contrasto dei sistemi aerei senza pilota – sfruttando la sua forte industria della difesa per sviluppare sistemi indigeni e adattandosi anche alle minacce emergenti (come i voli di droni non autorizzati sopra il Bundestag o le basi militari). Con i droni sempre più visti come una questione di sicurezza, la strategia della Germania unisce nuove implementazioni tecnologiche con riforme legali e cooperazione internazionale sentrycs.com hoganlovells.com.
Piattaforme C-UAS integrate: Le Forze Armate tedesche (Bundeswehr) hanno investito in un sistema modulare e multi-sensore noto come ASUL (un acronimo che si traduce approssimativamente in “Sistema anti-UAS di piccole dimensioni”). Sviluppato dall’azienda bavarese di elettronica ESG (ora una sussidiaria di Hensoldt), ASUL è stato consegnato nel 2022 e da allora è stato continuamente aggiornato hensoldt.net hensoldt.net. ASUL agisce come un “sistema di sistemi”: integra una combinazione scalabile di sensori (radar 3D, analizzatori RF, telecamere a infrarossi) con effettori (moduli di disturbo, cattura-droni, ecc.) hensoldt.net hensoldt.net. Grazie a un software C2 abilitato all’IA chiamato Elysion Mission Core, ASUL può fondere i dati di tutti i sensori in tempo reale e persino suggerire agli operatori le contromisure ottimali hensoldt.net. Questo sistema ha dimostrato la sua efficacia proteggendo eventi come il vertice G7 del 2015 a Elmau, in Germania, dove ha difeso i leader mondiali da potenziali incursioni di droni hensoldt.net. Nel maggio 2025, la Bundeswehr ha incaricato Hensoldt di potenziare ulteriormente le capacità di ASUL sulla base dei riscontri dal campo hensoldt.net hensoldt.net – un riconoscimento del fatto che la minaccia dei droni è diventata più complessa (ad esempio, droni più veloci, tattiche di sciame) dalla nascita del sistema.
Per dare alle sue forze di terra una maggiore efficacia contro i droni, la Germania sta acquisendo il Skyranger 30, un cannone mobile per la difesa aerea. All’inizio del 2024 la Bundeswehr ha ordinato 19 unità Skyranger montate su veicoli Boxer 8×8 forbes.com, con consegne previste tra il 2025 e il 2027. Lo Skyranger, prodotto da Rheinmetall (tedesco-svizzero), adotta un doppio approccio: un cannone automatico da 30 mm (che spara proiettili programmabili a scoppio in aria, creando una nuvola di schegge per abbattere droni fino a 3 km di distanza en.wikipedia.org) più missili opzionali o persino un effettore laser nella stessa torretta en.wikipedia.org. Ogni veicolo è dotato di un proprio radar di ricerca e di un tracciatore elettro-ottico, rendendolo un’unità “cacciadrone” autonoma che può muoversi insieme alle colonne dell’esercito en.wikipedia.org en.wikipedia.org. I proiettili dello Skyranger sono molto più economici dei missili – un aspetto cruciale per una difesa conveniente breakingdefense.com breakingdefense.com. Infatti, Berlino prevede di schierare in futuro centinaia di questi sistemi per coprire le sue brigate e i siti chiave, colmando una lacuna lasciata dal ritiro dei vecchi carri antiaerei Gepard della Guerra Fredda militaeraktuell.at. Il primo Boxer Skyranger è stato consegnato come prototipo a gennaio 2025 rheinmetall.com, e la produzione a pieno regime sta aumentando dato l’incremento della domanda (Rheinmetall ha persino annunciato il raddoppio della produzione a 200 unità/anno grazie all’interesse di Germania, Ucraina e altri paesi) en.defence-ua.com en.defence-ua.com.Partnership e tecnologia estera: La Germania non ha esitato a stringere partnership all’estero per capacità di nicchia. Nel settembre 2024, è emerso che la Bundeswehr ha firmato un accordo con la società svizzera di sicurezza Securiton per rafforzare le difese contro i droni in siti sensibili dronexl.co dronexl.co. Securiton, a sua volta, collabora con l’israeliana D-Fend Solutions, suggerendo che l’acquisto probabilmente includa il sistema EnforceAir – un apprezzato dispositivo di takeover/jammer RF che può prendere il controllo in modo discreto di droni ostili e guidarli a un atterraggio sicuro dronexl.co dronexl.co. Questa tecnologia completerebbe i jammer tedeschi fornendo una contromisura “chirurgica” (spesso chiamata “cyber scalpel”) che causa minimi disagi. Questa decisione è arrivata mentre la Germania affrontava un aumento di episodi di droni sconosciuti sopra aree di addestramento militare e persino sopra l’ufficio del Cancelliere, alimentando la preoccupazione pubblica. Coinvolgendo Securiton e D-Fend, la Germania ha segnalato di voler ottenere rapidamente i migliori strumenti disponibili – anche se non prodotti internamente dronexl.co. È anche un segno di stretta cooperazione europea, poiché la Svizzera (pur non essendo nell’UE) è un partner affidabile, e Israele è un leader nell’innovazione della difesa anti-drone.
Anche gli istituti di ricerca tedeschi sono attivi. Il Progetto FALKE dell’Università della Bundeswehr sta testando un drone intercettore che potrebbe fisicamente schiantarsi contro o disabilitare UAV intrusi in volo dronexl.co. E aziende come Dedrone (una società fondata in Germania e ora operativa a livello globale) forniscono sensori RF passivi e reti di “allerta precoce” contro i droni – infatti, un sensore Dedrone RF-300 è stato recentemente installato su un veicolo da combattimento di fanteria Puma tedesco per avvisare le truppe della presenza di droni di osservazione sopra la testa unmannedairspace.info unmannedairspace.info. Questo dimostra come la Germania stia integrando il C-UAS a livello di unità: nel prossimo futuro, ogni plotone di carri armati potrebbe avere un rilevatore di droni e una contromisura a disposizione, invece di fare affidamento solo sulle difese aeree nelle retrovie.
Quadro giuridico e politico: Riconoscendo che la tecnologia da sola non è sufficiente, la Germania ha aggiornato le sue leggi per rafforzare le azioni di contrasto ai droni. Tradizionalmente, la legge tedesca limitava severamente il disturbo delle comunicazioni o l’abbattimento di velivoli (inclusi i droni) salvo in casi estremi, anche per motivi di privacy e sicurezza. Tuttavia, dopo incursioni di droni molto pubblicizzate – come un drone con uno striscione che ha interrotto una partita della Bundesliga nel 2020, o diversi quasi incidenti all’aeroporto di Francoforte – le autorità tedesche hanno richiesto regole più chiare. Nel 2021–2022, il governo ha modificato le leggi sull’aviazione e sulla polizia per consentire esplicitamente a polizia e agenzie federali di sicurezza di disabilitare i droni che rappresentano un pericolo, utilizzando mezzi che vanno dall’interferenza elettronica all’intercettazione forzata sentrycs.com hoganlovells.com. Il paese ha anche svolto un ruolo di primo piano nelle discussioni dell’UE per un quadro giuridico unificato contro i droni. Un’iniziativa tedesca del 2023 ha promosso “l’integrazione di riforme legislative, capacità militari e misure civili” in un approccio globale ai droni non autorizzati sentrycs.com. Questo ha contribuito a spianare la strada alla Comunicazione Counter-UAS dell’UE dell’ottobre 2023, che esplora misure normative come l’armonizzazione delle certificazioni delle apparecchiature di disturbo e il miglioramento della cooperazione transfrontaliera debuglies.com debuglies.com.
Proteggere aeroporti ed eventi: L’aeroporto più trafficato della Germania, Francoforte, è stato un banco di prova involontario per le difese anti-drone. Nel 2023, avvistamenti di droni hanno causato 10 giorni di interruzioni a Francoforte – l’anno peggiore mai registrato flightglobal.com. Ogni volta, i voli venivano sospesi mentre la polizia faceva decollare elicotteri e utilizzava apparecchiature di rilevamento per localizzare l’operatore (in alcuni casi arrestando con successo hobbisti imprudenti). Questo ha spinto Fraport (il gestore aeroportuale) a investire in un sistema dedicato di rilevamento e interdizione dei droni. Sebbene i dettagli siano riservati, si dice che includa diversi sensori Dedrone RF disposti intorno al perimetro, telecamere a infrarossi e una linea diretta con le squadre di disturbo della polizia. Sono inoltre in corso test di un sistema automatizzato di interferenza con i droni presso l’aeroporto di Monaco. Inoltre, la Germania ha formato unità di polizia specializzate per la “fliegende Infanterie” (fanteria volante) dotate di fucili anti-drone e lanciatori di reti per proteggere eventi VIP. Ad esempio, durante il G20 del 2017 ad Amburgo e il G7 del 2022 in Baviera, squadre armate di disturbatori portatili (come i fucili HP 47 “DroneKill”) hanno pattugliato i cieli – una pratica ormai standard nei grandi raduni.
Vale la pena menzionare un approccio piuttosto creativo: le reti anti-drone. Ispirate da episodi come i droni che fanno cadere contrabbando nelle carceri, alcune prigioni tedesche hanno installato reti anti-drone sopra i cortili. DroneXL riporta che perfino la Russia ha iniziato a coprire alcuni siti con reti anti-drone dopo gli attacchi ucraini dronexl.co. Sebbene poco pratiche per aree estese, le reti (fisiche o elettromagnetiche) sono un ulteriore strumento nell’arsenale tedesco per la protezione di siti fissi.
Nel complesso, la postura anti-drone della Germania riguarda l’integrazione – integrare sensori ed effettori (come con ASUL e Skyranger), integrare nuove tecnologie straniere con sistemi nazionali e integrare l’autorità legale con le esigenze operative. Come ha osservato un ufficiale tedesco, la chiave è “potenziare le capacità anti-drone acquisendo attrezzature all’avanguardia e anche assicurandoci di avere il mandato legale per usarle quando necessario.” Con il colosso della difesa Hensoldt che si definisce un “pioniere” C-UAS e il governo che stimola l’industria con finanziamenti, la Germania è pronta ad espandere significativamente le sue difese anti-drone nei prossimi anni hensoldt.net.
Francia: dai “zapper” laser alle squadre con occhi d’aquila – un pioniere della lotta ai droni
La Francia si confronta con i droni illeciti da oltre un decennio – dai misteriosi droni sopra le centrali nucleari nel 2014, a un drone schiantatosi vicino alla Torre Eiffel, fino a un piccolo UAV che sorvolava la residenza del presidente Macron. In risposta, la Francia ha costruito uno dei kit anti-drone più diversificati d’Europa, rispondendo sia alle esigenze militari che civili. Mentre Parigi si preparava a ospitare le Olimpiadi estive 2024 (una sfida di sicurezza enorme), il Paese ha messo in campo tutte le risorse per schierare misure anti-drone all’avanguardia.
Programmi militari – PARADE e Sky Warden: Le Forze Armate francesi hanno lanciato un programma completo chiamato PARADE (“Plan d’actions pour la protection face aux drones”) per dotare l’esercito di sistemi C-UAS. Un rapporto parlamentare alla fine del 2023 ha individuato delle lacune nell’implementazione di PARADE, proprio mentre cresceva l’urgenza in vista delle Olimpiadi sldinfo.com. Tuttavia, l’agenzia di approvvigionamento DGA della Francia ha finanziato diversi progetti. Uno dei punti salienti è il sistema Sky Warden di MBDA – un’architettura modulare che collega diversi sensori ed effettori sotto un unico comando e controllo unmannedairspace.info unmannedairspace.info. Sky Warden può integrare radar come il GM200 di Thales, rilevatori RF come Cerbair, ed effettori che vanno dai jammer al laser HELMA-P. Nelle dimostrazioni, Sky Warden è stato in grado di neutralizzare tutto, dai mini-droni ai più grandi UAV tattici, e ora la Francia lo sta proponendo anche agli alleati.
Un’altra soluzione nazionale è ARLAD (Adaptive Radar for Low Altitude Drones), un radar 3D sviluppato da Thales per individuare piccoli droni fino a diversi chilometri di distanza, anche quelli che volano a bassa quota. Montato su veicoli blindati (come il Griffon VOA), questo radar ha dimostrato di poter rilevare mini-droni a 24 km di distanza unmannedairspace.info. Tale portata di rilevamento, unita al riconoscimento automatico dei bersagli, offre alle unità francesi tempo prezioso per reagire.
Energia diretta e jamming ad alta tecnologia: Forse i progressi francesi più notevoli sono nel campo dell’energia diretta. Laser Cilas HELMA-P: La Francia è diventata una delle prime in Europa a schierare un’arma laser per la difesa anti-drone. L’HELMA-P è un laser montato su camion che durante i test ha abbattuto droni bersaglio a 1 km di distanza unmannedairspace.info. Era previsto per l’uso alle Olimpiadi di Parigi – con laser posizionati intorno agli stadi per disattivare silenziosamente qualsiasi drone non autorizzato che potesse minacciare la folla unmannedairspace.info. Integrarlo nel sistema Sky Warden di MBDA significa che il laser può essere attivato automaticamente una volta che un drone viene tracciato.
Thales E-Trap HPM: Come accennato, Thales ha presentato il dispositivo a microonde E-Trap nel 2024 breakingdefense.com breakingdefense.com. In sostanza, emette un cono elettromagnetico che frigge le schede dei circuiti dei droni in microsecondi. Essendo un sistema a 360°, può abbattere sciami (più droni contemporaneamente) – uno scenario di crescente preoccupazione dopo le segnalazioni di attacchi con sciami di droni nei conflitti. La Francia ha testato E-Trap durante le Olimpiadi in via sperimentale, data la sua capacità di neutralizzare istantaneamente le minacce con un rischio minimo di danni collaterali.
GNSS Spoofing – Safran/Hologarde Skyjacker: Le aziende francesi Safran e Hologarde hanno collaborato su Skyjacker, un innovativo sistema di “dirottamento della navigazione” breakingdefense.com breakingdefense.com. Invece di disturbare, Skyjacker trasmette falsi segnali GPS (e Galileo/GLONASS) per sovrastare il satnav del drone. In pratica, inganna il drone facendogli credere di essere fuori rotta, costringendolo a deviare o atterrare. Skyjacker dichiara un’efficacia fino a 6 miglia (≈10 km) di distanza breakingdefense.com. Durante Parigi 2024, Skyjacker è stato utilizzato in modo discreto per proteggere le sedi, e ha funzionato così bene che la Marina ha deciso di installarlo su almeno tre fregate FREMM per contrastare le minacce di droni marittimi breakingdefense.com. Lo spoofing è una tecnica intelligente: colpisce solo la navigazione del drone ostile, non gli altri nella zona, e lascia il drone intatto per il recupero forense.
Jammer portatili e fucili: La Francia ha diversi produttori locali di jammer portatili. Uno è MC2 Technologies, che produce il NEROD F5 fucile jammer (il grande fucile marrone visto in molte foto) breakingdefense.com breakingdefense.com. Con un peso di circa 5 kg, può disturbare i segnali di controllo remoto e GPS di un drone a qualche centinaio di metri. La polizia francese e le unità della Gendarmeria utilizzano i fucili NEROD dal 2017 circa, anche durante le parate del 14 luglio e i tornei di calcio. Un altro dispositivo è il CERBAIR Chimera 200, un sistema delle dimensioni di uno zaino (≈16 kg) che combina rilevamento e disturbo, presentato a Eurosatory 2022 unmannedairspace.info. Permette a un solo operatore di trasportare un’intera suite C-UAS in movimento – utile per Forze Speciali o pattuglie. Per catture a corto raggio, la polizia francese dispone anche di fucili lancia-reti e aquile addestrate (sì, davvero: il “Progetto Aquile” dell’Aeronautica francese ha addestrato aquile reali a intercettare droni nel 2017, anche se il programma è stato silenziosamente abbandonato nel 2020 dopo risultati altalenanti).
Giochi Olimpici – un banco di prova: I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono stati un importante catalizzatore per la Francia. Le forze di sicurezza prevedevano oltre 20.000 ore di sorveglianza con droni durante i Giochi, “10 volte di più rispetto alla Coppa del Mondo di Rugby 2023,” ha osservato il Comandante della Forza Aerea e Spaziale, Gen. Stéphane Mille breakingdefense.com. In preparazione, sono state formate dozzine di squadre anti-drone. Durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi, la Francia ha stratificato le sue difese: camion dell’esercito con radar MELCHIOR 2 scandagliavano i cieli; furgoni della polizia trasportavano jammer e dispositivi Skyjacker; osservatori sui tetti con binocoli e fucili da cecchino erano pronti come ultima risorsa. I risultati: 355 droni rilevati in zone vietate nelle settimane dei Giochi, con conseguenti 81 arresti breakingdefense.com breakingdefense.com. Fortunatamente, la maggior parte erano dilettanti ignari o tentativi dei media – non si sono verificati attacchi ostili. Ma l’evento ha validato sistemi come E-Trap e Skyjacker in un ambiente urbano denso, fornendo alla Francia preziosi dati reali. Ha anche evidenziato eventuali debolezze da affrontare prima degli Europei di calcio 2024 e di futuri grandi eventi.
Protezione dei siti critici: La Francia ha dispiegato in modo permanente misure anti-drone presso le infrastrutture critiche. La Marina francese, ad esempio, sta equipaggiando le sue nuove navi pattuglia d’altura con il sistema di rilevamento RF HYDRA di CERBAIR navalnews.com navalnews.com per proteggersi da droni spia o UAV esplosivi in mare. Le centrali nucleari sono circondate da monitoraggio elettronico che avvisa l’Aeronautica se un drone entra nella zona vietata, momento in cui unità rapide di Helicoptère possono decollare per intercettare. L’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi ha testato una variante radar israeliana IRON DOME ottimizzata per piccoli droni, insieme a sensori passivi, per decidere entro il 2025 una soluzione anti-drone a lungo termine per gli aeroporti.
Strategicamente, i funzionari della difesa francese parlano di non restare indietro nella “corsa” contro i droni. “Gli attacchi con sciami di UAS armati non sono più fantascienza,” ha avvertito il direttore della DGA Emmanuel Chiva alla fine del 2024 breakingdefense.com. La risposta della Francia è chiaramente multifattoriale: grandi investimenti (5 miliardi di euro dedicati alla difesa aerea terrestre e C-UAS breakingdefense.com), sfruttamento dell’alta tecnologia come laser e HPM, e integrazione delle lezioni apprese dai conflitti (che si tratti degli sciami di droni in Ucraina o dei droni dei ribelli Houthi abbattuti sul Mar Rosso da sistemi francesi unmannedairspace.info unmannedairspace.info). Combinando sistemi militari pesanti con strumenti agili della polizia, la Francia si è posizionata come leader europeo nell’innovazione anti-drone.
Italia: proteggere i cieli dalla Città del Vaticano alle Alpi
L’approccio dell’Italia alla difesa anti-drone è stato plasmato sia da esigenze di sicurezza civile di alto profilo (le no-fly zone di Roma, gli eventi in Vaticano) sia dagli sforzi di modernizzazione militare. Le forze italiane hanno incontrato droni nelle missioni di pace all’estero e osservato da vicino la guerra dei droni in Ucraina, spingendo verso nuove acquisizioni e tattiche.
Protezione di VIP ed Eventi – L’Esempio del Vaticano: Una delle dimostrazioni più pubbliche della capacità anti-drone italiana è avvenuta, purtroppo, con il funerale di Papa Francesco I nell’aprile 2025. Con una settimana di lutto e un funerale che ha attirato 250.000 persone – inclusi dozzine di capi di stato – le autorità italiane hanno imposto la più rigorosa sicurezza aerea che Roma avesse mai visto cuashub.com cuashub.com. È stata dichiarata una no-fly zone assoluta con un raggio di 6,5 NM sopra il centro di Roma theaviationist.com theaviationist.com, sorvegliata da F-35 e Typhoon dell’Aeronautica Militare Italiana in volo theaviationist.com theaviationist.com e persino da un cacciatorpediniere al largo pronto a lanciare missili antiaerei se necessario theaviationist.com. Ma più vicino al suolo, il 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” ha collaborato con specialisti dell’Esercito per schierare squadre anti-drone in tutta la città cuashub.com theaviationist.com. Queste squadre hanno installato radar, tracciatori elettro-ottici e jammer portatili su tetti e punti di osservazione, creando una rete sovrapposta di rilevamento droni nell’ambiente urbano cuashub.com theaviationist.com.
In particolare, i soldati sono stati fotografati mentre trasportavano fucili C-UAS portatili che somigliavano a modelli prodotti dall’azienda italiana CPM Elettronica – in particolare i CPM DJI-120 e WATSON jammer guns cuashub.com. Queste armi emettono interferenze RF direzionali per interrompere il controllo di un drone in pochi secondi theaviationist.com theaviationist.com. L’Aeronautica Militare Italiana conferma che si tratta di “sistemi portatili di deterrenza elettromagnetica” che sovraccaricano il collegamento radio del drone e attivano la modalità di atterraggio di emergenza theaviationist.com theaviationist.com. Le Guardie Svizzere (sicurezza papale) e la polizia italiana sono state addestrate al loro utilizzo, creando un’immagine suggestiva di alabarde medievali accanto a futuristici fucili anti-drone. L’operazione è stata un successo: nessuna interruzione da parte di droni si è verificata durante il funerale del Papa, dimostrando la capacità dell’Italia di proteggere anche gli eventi più sensibili dalle minacce aeree cuashub.com cuashub.com. I funzionari italiani l’hanno descritta come “sicurezza strutturata tridimensionale”, coordinando livelli terrestri, aerei ed elettronici cuashub.com.
Da allora, l’Italia ha adottato misure simili per eventi come le Olimpiadi Invernali di Milano 2026 e per la protezione ordinaria del Vaticano (che, essendo un piccolo stato nel cuore di Roma, è coperto dall’applicazione italiana anti-drone). Gli aerei NATO E-3 AWACS hanno periodicamente pattugliato sopra Roma durante i grandi eventi, dotati di radar a lungo raggio e di alcune capacità anti-drone per fornire un allarme precoce cuashub.com.
Aggiornamenti Militari – Da ADRIAN a Skynex: Il principale progetto italiano di contrasto ai droni è stato ADRIAN (Anti-Drone Interception Acquisition Neutralization) sviluppato da Leonardo. ADRIAN è un sistema che combina un radar leggero, una matrice acustica per rilevare i motori dei droni, una telecamera diurna/notturna e un jammer – tutti integrati per proteggere basi avanzate o installazioni chiave army-technology.com. Può rilevare i droni tramite suono o RF a qualche chilometro di distanza e poi disturbarli. L’Esercito Italiano ha testato ADRIAN nel 2018–2019 e lo avrebbe schierato in basi all’estero dove i piccoli droni rappresentavano una minaccia (ad esempio in Iraq, dove l’ISIS usava droni commerciali per attacchi).
Tuttavia, la mossa più importante recente dell’Italia è l’acquisto del sistema Rheinmetall Skynex – un segnale che fa sul serio nella difesa anti-drone di alto livello. Nel febbraio 2025, l’Italia ha ordinato la sua prima batteria Skynex C-RAM/C-UAS per 73 milioni di euro dronesworldmag.com, con opzioni per altre tre unità (204 milioni di euro) nei prossimi anni dronesworldmag.com dronesworldmag.com. Skynex è un sistema di difesa aerea di nuova generazione basato su cannoni: ogni batteria dispone di un’unità centrale multi-sensore (radar + EO) e quattro torrette Oerlikon Revolver Gun Mk3 che sparano munizioni programmabili da 35 mm dronesworldmag.com. Questi proiettili AHEAD rilasciano una nuvola di pallini di tungsteno a una distanza prestabilita, devastante per i droni e persino per i missili da crociera dronesworldmag.com dronesworldmag.com. Skynex può ingaggiare bersagli fino a 4 km e il suo radar x-band XTAR monitora un raggio di 50 km per minacce in arrivo dronesworldmag.com dronesworldmag.com. L’Italia è in particolare il primo paese NATO a scegliere Skynex, battendo sul tempo persino la Germania dronesworldmag.com. La decisione è stata influenzata dal successo del sistema: le forze ucraine stanno utilizzando componenti Skynex per abbattere droni russi Shahed con grande efficacia dronesworldmag.com dronesworldmag.com. Scegliendo Skynex, l’Italia ottiene un sistema “flak anti-drone” a reazione rapida che può anche fungere da contromisura contro razzi/artiglieria (C-RAM). La prima unità arriverà nel 2026 e l’Italia potrebbe dispiegarla per proteggere città o basi speditive. Si tratta di un grande salto di capacità, esi allinea con la più ampia ristrutturazione militare dell’Italia (che include nuovi carri armati e difese aeree in collaborazione con la Germania dronesworldmag.com).
Per le forze mobili, l’Italia dispone anche dei veicoli SIDAM 25 con quattro cannoni da 25 mm e missili Stinger (mezzi più vecchi in fase di ammodernamento) ed è voce comune che sia interessata ai laser anti-drone (Leonardo sta sviluppando un prototipo di laser “drone-killer”) – anche se questi non sono ancora stati schierati.
Infrastrutture civili: La geografia italiana, con una lunga costa e numerosi siti turistici, pone sfide uniche. Per proteggere gli aeroporti, ENAC (l’ente dell’aviazione civile) ha lanciato nel 2020 un programma per installare sistemi di rilevamento droni nei principali aeroporti come Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Dopo episodi di avvistamenti di droni che hanno causato ritardi, questi aeroporti hanno integrato radar e scanner RF. In un caso a Roma Ciampino, un drone persistente nel 2019 ha portato a una chiusura di 30 minuti – dopo la quale è stata istituita un’unità anti-drone permanente. La legge italiana vieta severamente i droni vicino agli aeroporti (esclusione di 5 km), e i controlli sono aumentati con multe e sequestri.
Sicurezza delle frontiere: Il confine alpino settentrionale dell’Italia non ha visto la migrazione di droni come nell’Europa orientale, ma sul lato sud le unità navali italiane affrontano droni usati dai contrabbandieri in mare. In risposta, la guardia costiera italiana ha testato i jammer israeliani DRONE DOME per proteggere le proprie navi, e ingegneri italiani hanno valutato l’uso di razzi guidati da 70 mm (dalle scorte di elicotteri) per l’impiego anti-drone sulle motovedette.
Aspetto legale: L’Italia ha aggiornato le proprie leggi per dare a polizia e militari il potere di contrastare i droni non autorizzati, soprattutto dopo il 2015 quando un drone si è schiantato durante una gara di sci e nel 2018 quando uno ha quasi colpito un campione di sci in diretta TV. Nel 2020, l’Italia ha dato all’Aeronautica Militare l’autorità specifica di far rispettare le no-fly zone durante gli eventi e di “neutralizzare aeromobili a pilotaggio remoto che rappresentano una minaccia.” Il coordinamento tra aviazione civile e difesa è gestito da un comitato inter-agenzia. Inoltre, dopo una serie di incidenti con droni (come un drone che trasportava droga in un carcere calabrese), il parlamento italiano ha discusso di dotare le guardie carcerarie di apparecchiature di disturbo. L’equilibrio è delicato a causa delle regole UE sulle interferenze, ma l’Italia ha privilegiato la sicurezza in questo bilanciamento, collaborando spesso con i partner UE su linee guida comuni.
Un dettaglio degno di nota: l’Italia ha ricevuto donazioni di jammer anti-drone dai suoi alleati per aiutare l’Ucraina. Nel 2022, la Lituania (alleato UE) ha inviato alle forze ucraine alcune armi anti-drone EDM4S “Sky Wiper” – che sono in realtà prodotte congiuntamente da aziende lituane e italiane, tra cui ensun.io. Questo indica che l’industria della difesa italiana coopera a livello internazionale nella produzione C-UAS.
In sintesi, l’Italia combina ingegno locale (jammer CPM, sensori Leonardo) con potenza di fuoco importata (Skynex) per fronteggiare la minaccia dei droni. L’esperienza italiana nella protezione di Roma – con strati di difese moderne e antiche – esemplifica come anche le città storiche abbiano ora bisogno di scudi anti-drone all’avanguardia. Poiché l’uso di droni da parte di terroristi o criminali è una preoccupazione crescente (si pensi a un drone sopra il Colosseo o uno stadio pieno), l’approccio proattivo dell’Italia è sempre più un modello nell’UE per integrare i piani anti-drone in ogni grande operazione di sicurezza.
Altri attori UE e sforzi congiunti
Mentre Polonia, Germania, Francia e Italia sono i principali attori, molti altri paesi europei hanno rafforzato anche le loro difese contro i droni, spesso in coordinamento attraverso i quadri dell’UE o della NATO:- Spagna: La Spagna ha schierato unità anti-drone in occasione di eventi chiave come la festa di San Fermín (corsa dei tori) e intorno ai palazzi reali. L’esercito spagnolo sta testando tecnologie indigene come il radar ONTI (Optex Systems) e pistole a rete della startup Hispasat seguridad. La Spagna ha anche integrato sistemi israeliani – ad esempio, alcuni aeroporti utilizzano il Drone Dome di Rafael per una copertura radar a 360° e il jamming. Dopo che droni sono stati avvistati vicino all’aeroporto di Madrid Barajas nel 2020, le autorità spagnole si sono affrettate a implementare una rete di rilevamento completa nei corridoi di avvicinamento eurocockpit.eu.
- Paesi Bassi & Belgio: Gli olandesi sono stati tra i primi a sperimentare (aquile, droni con reti). Oggi, i Paesi Bassi dispongono di avanzati rimorchi multi-sensore dell’azienda Robin Radar (che produce “radar per droni” come ELVIRA). La polizia olandese utilizza anche pistole DroneShield (di produzione australiana) e dispone di una squadra di risposta rapida nel caso, ad esempio, un drone minacci l’aeroporto Schiphol di Amsterdam. Il Belgio, invece, ha investito nei sistemi di cattura a rete SkyWall per proteggere i VIP presso la sede dell’UE a Bruxelles, e ha acquistato il sistema tedesco di rilevamento RF per droni R&S ARDRONIS da Rohde & Schwarz per mettere in sicurezza lo spazio aereo durante grandi eventi (come l’anniversario del porto di Anversa).
- Nordici (Finlandia, Stati Baltici): Di fronte alle incursioni di droni russi ai loro confini, paesi come Finlandia, Estonia, Lituania sono in stato di massima allerta. La Lituania ha fornito all’Ucraina i suoi disturbatori EDM4S di produzione nazionale, che aveva accumulato per la propria difesa. Estonia e Lettonia si sono integrate in una rete baltica anti-UAS utilizzando il sistema statunitense FAAD C2, che condivide in tempo reale la situazione aerea tra gli alleati NATO unmannedairspace.info. La Finlandia ha una tattica interessante: oltre ai sistemi tecnologici, sta addestrando cecchini specificamente per abbattere piccoli droni (hanno scoperto che un colpo di fucile ben mirato può abbattere un quadricottero a qualche centinaio di metri – non ideale, ma come ultima risorsa).
- Iniziative dell’Unione Europea: Riconoscendo la minaccia transnazionale, l’UE ha promosso un’azione collettiva. Nell’ottobre 2023, la Commissione Europea ha adottato una Strategia Anti-Drone per supportare gli stati membri home-affairs.ec.europa.eu home-affairs.ec.europa.eu. Questa strategia prevede “costruzione della comunità & condivisione delle informazioni” (così i paesi condividono rapporti sugli incidenti, tattiche), esplorazione di misure regolatorie (ad es. standardizzare quando la polizia può disturbare un drone), e finanziamento di R&S per nuove tecnologie home-affairs.ec.europa.eu home-affairs.ec.europa.eu. Il Joint Research Centre della Commissione ha persino pubblicato manuali sulla protezione delle infrastrutture critiche dai droni home-affairs.ec.europa.eu home-affairs.ec.europa.eu. In termini di finanziamenti, i programmi Horizon e EDF (European Defence Fund) dell’UE hanno investito milioni in progetti come CURSOR (rilevamento di droni tramite IA) e JEY-CUAS (sviluppo di un disturbatore europeo). Nell’ambito di PESCO (cooperazione per la difesa UE), diversi paesi si sono uniti per creare un “sistema mobile europeo anti-drone” con l’obiettivo di avere un’unità comune dispiegabile per i battlegroup UE entro il 2027.
- NATO: La NATO nel suo insieme ha adottato la sua prima dottrina Counter-UAS nel 2023 defensenews.com. L’alleanza conduce regolarmente esercitazioni come “Project Flytrap” (tenuto in Germania e Polonia a metà 2025) per addestrare le forze alle tattiche anti-drone army.mil. La NATO sta anche valutando l’interoperabilità – assicurando, ad esempio, che un jammer spagnolo possa funzionare con un quadro radar polacco, ecc. Inoltre, la NATO ha integrato esercitazioni anti-drone nelle sue attività di polizia aerea; ad esempio, gli F-35 olandesi in Polonia hanno simulato l’intercettazione di droni provenienti dalle zone di guerra ucraine nel 2025 debuglies.com debuglies.com.
La tendenza chiara in Europa è la convergenza: i Paesi stanno imparando dalle esperienze reciproche (la Francia condivide le lezioni delle Olimpiadi, l’Ucraina insegna alla Polonia come gestire i droni Shahed euronews.com), e spesso acquistano o co-sviluppano sistemi insieme. C’è anche una sana collaborazione pubblico-privato, con startup europee che innovano (come la francese MC2, la lettone Atlas Aerospace che produce droni intercettori, la danese MyDefence che realizza rilevatori di droni indossabili, ecc.) e grandi aziende della difesa che integrano queste innovazioni in sistemi completi (come Sky Warden di MBDA che assembla molti componenti).
L’allineamento normativo è un altro elemento chiave: le regole valide in tutta l’UE ora impongono la registrazione dei droni, i beacon di identificazione remota sui droni più grandi e consentono alle forze dell’ordine di agire con decisione contro i droni fuorilegge. Ad esempio, il Regolamento UE 2019/947 standardizza le categorie di utilizzo dei droni e implicitamente rende un’incursione dolosa di droni un atto illegale in tutti gli Stati membri debuglies.com debuglies.com. E nel 2023, il pacchetto Counter-UAS dell’UE ha raccomandato la “certificazione armonizzata dei sistemi di disturbo” in modo che un jammer approvato in un paese possa essere legalmente utilizzato in un altro debuglies.com debuglies.com. Questo è importante per missioni congiunte o eventi transfrontalieri.
Efficacia, sfide e prospettive
Tutti questi sforzi sollevano la domanda – stanno funzionando? Finora, sì, ma la minaccia si sta evolvendo. I funzionari della difesa europei riconoscono che, al 2023, “la spada (i droni) è ancora più potente dello scudo” unmannedairspace.info, soprattutto sui campi di battaglia attivi. I droni a basso costo possono ancora sfruttare le lacune o arrivare in sciami per sopraffare le difese. Tuttavia, il rapido dispiegamento di sistemi multilivello sta spostando l’equilibrio. Abbiamo visto missili Patriot e NASAMS abbattere droni d’attacco unidirezionali in Ucraina e, all’estremo opposto, abbiamo visto un drone hobbistico da 1.000 dollari paralizzare metà del traffico aereo europeo quando l’aeroporto di Gatwick fu chiuso nel panico nel 2018. L’obiettivo ora è contrastare i droni presto, in modo economico e su larga scala.
Restano sfide chiave:
- Asimmetria dei costi: Lanciare un SAM da 1 milione di euro contro un drone da 1.000 euro non è sostenibile breakingdefense.com breakingdefense.com. L’Europa sta mitigando questo problema schierando intercettori più economici (proiettili, laser, impulsi a microonde), ma questi sistemi hanno i loro costi e ostacoli di sviluppo. L’attenzione è rivolta a ridurre il “costo per abbattimento” – da qui l’interesse per effettori elettronici e riutilizzabili.
- Attacchi a sciame: Molti sistemi attuali possono gestire un drone o forse alcuni. Sciami di 10, 50, 100 droni che agiscono in concerto sono uno scenario da incubo. Microonde ad alta potenza e alcune armi a proiettili/testate a frammentazione sono promettenti contro gli sciami. Anche software che utilizza l’IA per dare priorità e colpire rapidamente i droni è fondamentale. Le esercitazioni europee stanno iniziando a includere simulazioni di sciami per mettere alla prova le difese.
- Piccole dimensioni e bassa quota: Più piccolo è il drone, più difficile è rilevarlo. I micro-droni (sotto i 250 g) possono sfuggire al radar e persino al rilevamento acustico. Inoltre, non emettono molti RF se pre-programmati. Questo sta spingendo la ricerca verso nuovi sistemi di rilevamento come i sensori laser, o persino l’addestramento di unità cinofile per fiutare le batterie dei droni! I team di sicurezza europei spesso si affidano a osservatori visivi come supporto, ma non è un sistema infallibile. Sono necessari ulteriori R&S su radar multi-statici e immagini termiche avanzate per individuare piccoli quadricotteri tra i disturbi del terreno.
- Questioni legali ed etiche: Il jamming e lo spoofing sollevano preoccupazioni riguardo alle interferenze (potremmo accidentalmente influenzare altri segnali, o far schiantare pericolosamente un drone innocuo?). C’è anche la questione della privacy – alcuni temono che le autorità possano avere sistemi che teoricamente potrebbero intercettare qualsiasi dispositivo radio. L’UE sta lavorando su quadri giuridici affinché, in caso di incidente di sicurezza, i soccorritori abbiano l’autorità chiara di agire senza rischiare cause legali in seguito. In particolare, il Regolamento (UE) 2021/664 ha creato le zone “U-space” dove la gestione del traffico dei droni è digitale – all’interno di queste, qualsiasi drone non registrato è per definizione illegale, facilitando l’intervento debuglies.com debuglies.com. Tuttavia, ogni incidente può sollevare questioni delicate, soprattutto se un drone viene abbattuto e causa danni a terra. L’Europa procede con cautela, generalmente conferendo maggiori poteri alle forze dell’ordine ma sotto supervisione.
Guardando al futuro, è probabile che in Europa si assista a una maggiore convergenza tra difesa anti-drone militare e civile. Tecnologie sviluppate per la guerra (come le suite di guerra elettronica) stanno trovando adattamenti civili per aeroporti e città. Al contrario, le startup commerciali anti-drone spesso dispongono di tecnologie che i militari possono utilizzare (ad esempio, i sistemi di rilevamento passivo dei droni usati negli aeroporti possono anche proteggere basi operative avanzate senza emettere segnali rivelatori).
A livello internazionale, la cooperazione continuerà. La prima dottrina anti-drone della NATO, testata in un’esercitazione del 2023 sul Mar Nero, ha enfatizzato tattiche congiunte – ad esempio, combinando radar turco, jammer italiano e C2 americano in uno scenario defensenews.com defensenews.com. Ci si può aspettare una maggiore standardizzazione NATO dei collegamenti dati per il rilevamento e l’ingaggio dei droni.
Nella ricerca dell’Europa di domare la minaccia dei droni, una citazione di un generale francese spicca: “Oggi il drone è potente, più potente dello scudo. Lo scudo crescerà.” unmannedairspace.info Infatti, grazie ai cannoni Monster della Polonia, alla fusione di sensori della Germania, ai laser della Francia, ai fucili jammer dell’Italia e a molte altre iniziative, lo “scudo” sta crescendo rapidamente. Il cielo sopra l’Europa sta diventando un luogo più sicuro di conseguenza – sia per i cittadini che per i soldati. E man mano che la tecnologia matura, potremmo presto raggiungere un punto in cui un drone fuori controllo che entra nello spazio aereo europeo si troverà in inferiorità, in minoranza e rapidamente neutralizzato da una rete di difensori che non ha mai nemmeno visto.
Riferimenti
- Euronews – “Dopo che i droni russi invadono lo spazio aereo polacco, quale tecnologia di difesa ha la Polonia nel suo arsenale?” (Set 2025) euronews.com euronews.com
- Poland-24 – “Il sistema anti-drone ‘Monster’ della Polonia attira l’attenzione nei circoli della difesa globale” (Gen 2025) poland-24.com poland-24.com
- Armada International – “La Polonia presenta il sistema contro-droni Gatling .50” (Gen 2025) armadainternational.com armadainternational.com
- Comunicato stampa Hensoldt – “Aggiornamento della capacità ASUL commissionato (difesa dai droni delle Forze Armate tedesche)” (Mag 2025) hensoldt.net hensoldt.net
- DroneXL – “La Germania potenzia la difesa anti-drone con tecnologia svizzera” (set 2024) dronexl.co dronexl.co
- Unmanned Airspace – “Eurosatory 2024: Soluzioni Counter-UAS…” (giugno 2024) unmannedairspace.info unmannedairspace.info
- Naval News – “CERBAIR equipaggia le nuove navi pattuglia offshore della Marina francese con sistemi anti-drone” (nov 2024) navalnews.com navalnews.com
- Breaking Defense – “La Francia prende di mira i sistemi senza pilota, lezioni dalle Olimpiadi di Parigi” (nov 2024) breakingdefense.com breakingdefense.com
- C-UAS Hub – “C-UAS portatile al funerale di Papa Francesco” (apr 2025) cuashub.com cuashub.com
- The Aviationist – “Difese aeree a protezione dei leader mondiali al funerale del Papa” (apr 2025) theaviationist.com theaviationist.com
- Reuters (tramite Euronews) – “Le forze ucraine forniranno addestramento anti-drone in Polonia dopo la violazione dello spazio aereo” (set 2025) euronews.com euronews.com
- Drones World (Italia) – “L’Italia vuole acquistare sistemi Skynex…” (feb 2025) dronesworldmag.com dronesworldmag.com
- Debuglies (analisi) – “Incursioni ibride di droni sulla frontiera NATO–UE” (set 2025) debuglies.com debuglies.com
- Commissione Europea – “Sicurezza: la Commissione affronta le minacce dei droni civili” (Comunicato stampa, ott 2023) home-affairs.ec.europa.eu home-affairs.ec.europa.eu
- FlightGlobal – “Le incursioni di droni hanno fermato il traffico dell’aeroporto di Francoforte due volte nel 2023” (gen 2024) flightglobal.com
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